Azimut Yachts inaugura la nuova sede di Avigliana: architettura, trasparenza e innovazione
Nel luogo in cui è nata la visione che ha rivoluzionato la nautica mondiale prende forma un’architettura che guarda al futuro. Ridefinendo anche il modo di vivere e pensare il lavoro, in equilibrio tra heritage e realtà virtuale.
La sede rinnovata di Azimut Yachts ad Avigliana è operativa da settembre, ospitando circa 1.500 dipendenti. Il restyling, parte di un investimento da 50 milioni di euro, è stato guidato da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, che hanno ridisegnato l’edificio principale e il nuovo padiglione multifunzionale. La collaborazione con lo studio, iniziata oltre dieci anni fa con la progettazione delle lounge Azimut nel mondo, si è evoluta in progetti condivisi, come l’installazione Seadeck 7 ai Bagni Misteriosi durante la Milano Design Week 2024 e, più recentemente, il design degli interni del Magellano 27M presentato al Cannes Yachting Festival.
Gli uffici dei dipendenti sono stati completamente ristrutturati da Settanta7, includendo un importante intervento di efficientamento energetico. Questo progetto, voluto dalla Presidente Giovanna Vitelli, rappresenta un’evoluzione nel modello lavorativo di Azimut, ponendo al centro la collaborazione e il lavoro di squadra, superando le gerarchie rigide anche negli spazi. Arriva in un momento cruciale, con il successo del passaggio generazionale, segnando un cambiamento culturale dove la visione familiare si combina con una governance moderna basata su talenti interni ed esterni, dando vita a un modello di leadership condiviso, aperto e orientato a una crescita solida e resiliente.
Il progetto di rinnovo nasce dal dialogo tra passato e futuro, reinterpretando con delicatezza l’architettura originaria di Gabetti & Isola, che negli anni ’90 firmarono le sedi Azimut|Benetti in Piemonte, Liguria e Toscana. AMDL CIRCLE ha rilanciato il progetto originale aggiungendo un nuovo padiglione d’ingresso, primo passo della heritage walk che racconta la storia audace e glamour di Azimut. Questo intervento contemporaneo attualizza il passato proiettandolo nel futuro, traducendo l’identità del brand in architettura. La Presidente Giovanna Vitelli lo descrive come un elemento simbolico, ispirato alla piramide del Louvre, che onora e fa evolvere una storia di oltre cinquant’anni, come voluto dal padre.
Il nuovo padiglione esprime una poetica dei contrasti: un volume essenziale e metallico, che richiama il mondo nautico, si affianca al corpo storico in mattoni. Le superfici d’acqua riflettono i modellini delle “prime volte” di Azimut, omaggio alle principali innovazioni stilistiche e tecnologiche degli yacht nati in montagna per rivoluzionare il modo di vivere il mare. Tra queste spicca l’introduzione, nel 2003, delle vetrature a scafo al posto degli oblò tradizionali, per portare luce naturale nelle cabine, scelta ripresa nel restyling di Avigliana con finestre a tutta altezza che sottolineano la continuità tra innovazione nautica e design.
Le sale riunioni panoramiche Gogamigoga, Goga e Goghina — nomi ispirati alle barche di Paolo Vitelli, che con stile piemontese ha scelto un termine traducibile come “la bella vita” nel senso autoironico di “darsi alla bella vita” — incorniciano idealmente e fisicamente la Sacra di San Michele, visibile dall’ingresso alla Val di Susa. La trasparenza, materica, visiva e concettuale, è il filo conduttore dell’intero intervento.
La trasparenza diventa il manifesto di un’architettura che va oltre l’estetica per incarnare la visione di Azimut: una cultura del lavoro fondata su apertura, connessione e fiducia. Questa filosofia si riflette nel layout e nel design dei nuovi uffici, dove i valori aziendali — trasparenza, collaborazione, flessibilità e innovazione — guidano ogni scelta. Il vetro sostituisce i muri, e gli spazi condivisi rimpiazzano gli uffici direzionali chiusi e sovradimensionati.
Questa visione si estende oltre gli interni, ridefinendo l’apertura di Azimut verso il mondo. Al centro c’è la nuova sala della Virtual Reality, cuore creativo e tecnologico dove Ufficio Tecnico e Ufficio Stile collaborano quotidianamente e dove gli ospiti, in particolare gli armatori, vivono un’esperienza immersiva. In questo spazio, la “cuisine en scène” dello yacht permette di selezionare allestimenti, arredi, colori e tessuti tramite realtà virtuale, rendendo la scelta profondamente personalizzata.
